Enrico dacci le tue sensazioni dopo l’avvio della seconda stagione del Progetto BBa:Sensazioni senz’altro positive: il reclutamento estivo ci ha dato modo di avere gruppi omogenei che possono allenarsi in modo competitivo, allo staff tecnico il compito di elevare ulteriormente la qualità del lavoro in palestra. Abbiamo fatto tesoro delle esperienze e, perché no, degli errori del passato e comincia ad affiorare l’identità BBa: tutte le squadre hanno di fatto cambiato allenatore, ma le novità sono state presto assorbite, in tempi assolutamente fisiologici.
Quale è secondo te la percezione dell’esterno verso il Progetto:
Credo sia molto migliorata, lo comprova il fatto che molti giocatori, alcuni sicuramente interessanti, hanno chiesto di entrare a far parte delle nostre squadre, segno che è aumentato l’appeal verso l’esterno. Ho l’impressione che si cominci a cogliere il fatto che, oltre alla quotidianità di allenamenti e partite, esiste una progettualità a più lungo termine, finalizzata alla crescita dei giocatori sotto tutti i punti di vista: tecnico, fisico e mentale.
Dopo le difficoltà relative allo Start-Up della scorsa stagione quest’anno come la vedi:
Solo il tempo potrà dire quali siano le nostre effettive potenzialità: tutti i gruppi stanno ancora vivendo un momento di perfezionamento dei meccanismi di squadra, di certo le procedure di allenamento integrato, sperimentate durante la scorsa stagione sportiva, rendono agevole il lavoro e permetteranno di amalgamare in tempi adeguati le diverse squadre.
Cosa dobbiamo fare per fare un’ altro salto di qualità:
Non dobbiamo mai smettere di sviluppare il senso di appartenenza al progetto all’interno dei nostri gruppi-squadra.
Potenziare inoltre l’allenamento qualitativo sui fondamentali tecnici, che sono vitali per la reale crescita cestistica di tutti i giovani.
Enfatizzare l’importanza della fase difensiva, che in allenamento costringe anche l’attacco a giocare al limite delle proprie possibilità e cementa lo spirito di squadra!
La tua attività specifica con i gruppi U15 e U14:
Sono due squadre molto diverse tra loro e benché il lavoro tecnico durante la settimana e il sistema di gioco in partita siano molto simili, in realtà stiamo focalizzando aspetti diversi.
Enrico, due parole sul gruppo U15:È un gruppo coeso, che ha già conoscenza del “sistema BBa”. Nell’estate ci sono state alcune modifiche nel roster, ma partiamo lanciati dal lavoro di coach Pirola dell’anno scorso. Necessitano miglioramenti offensivi, a cui stiamo lavorando con Monica Fontana, sia sul versante di potenziamento dei fondamentali individuali, sia su quello di introduzione di alcuni elementi di gioco nuovi (ad esempio blocchi e zona) per proseguire il percorso di maturazione tecnico-tattica dei nostri ragazzi. Nelle gare di Intertoto e nelle prime 5 gare di campionato, la difesa è stata il punto di forza del gruppo, il vero ancoraggio nei momenti di difficoltà, grazie anche a qualche nuovo arrivo che ha contribuito con l’esperienza maturata in campionati di Eccellenza e alla disponibilità al lavoro della altre “new entry”. Aver centrato l’ingresso nell’Open B, ha dato parecchio entusiasmo e aver vinto 4 delle prime 5 gare di campionato dimostra che possiamo aspirare a recitare un ruolo importante, quanto importante dipenderà dalla nostra voglia di “stringere i denti” tutti insieme.
E del gruppo U14 cosa ci dici:
È un gruppo con potenziale, che ha approcciato da poco la preparazione fisica di Gigio Meoni e che deve sicuramente migliorare la tenuta mentale nell’arco dei 40 minuti. Il grande entusiasmo di un Intertoto vinto con autorevolezza ha presto “cozzato” con la realtà di un campionato molto duro e di alto livello, che ha messo in evidenza alcune nostre lacune. Partire con una serie di sconfitte ha messo a dura prova la fiducia e l’autostima dei giocatori, ma la vittoria a Cernusco è una ghiotta occasione per riguadagnare morale, anche perché maturata grazie ad una buona prova difensiva, proprio la fase di gioco in cui avevamo spesso mancato. Alzare l’intensità degli allenamenti è la giusta “medicina” per far sì che, come ha detto uno dei ragazzi dopo la vittoria, sia la prima di una serie. Con Giò Bommartini continuiamo il nostro programma che mette in primo piano fondamentali (tiro soprattutto) e fase difensiva.
Sono sicuro che nei prossimi mesi questo gruppo, formato da ragazzi svegli e di carattere, potrà ottenere molte soddisfazioni e magari provare lo sgambetto a qualche grande del campionato.
Enrico, quanto zucchero nel caffè:
Poco, molto poco, perché il futuro potrebbe presto essere molto “dolce” e troppo zucchero fa male alla dieta…





