
Parziali: 16-14; 13-13; 11-13; 13-19
BBa: Dassi, Pagnoni, Romani 5, Dell'Aversana 5, Kacerik 12, Brambillasca 5, Tavecchio, Struzas 4, Meta, Saragozza 15, Longoni 7. All.: Pirola


Brianza Basketball Academy – Ayers Rock Gallarate 60-65
Parziali: 23-19; 16-15; 11-18; 10-13.
BBA: Dassi 2, Giordani, Pagnoni, Romani 4, Dell’Aversana 7, Kacerik 1, Brambillasca 8, , Tavecchio, Struzas 13, Meta 4, Saragozza 19, Longoni 2. All.: Pirola.
Gallarate: Aravecchia, Rossetti, Mohamed, Locarno 13, Gallan 2, Toffenetti, Molani 13, Picasso, Kayali Larrosa 9, Gatto 8, Lorenzon 16, Cogliati 2. All.: Bonelli.
Peccato. Con un harakiri finale BBA sciupa l’occasione di potersi presentare alla terza giornata nella situazione migliore.
Ma andiamo con ordine. I monzesi si presentano ben ordinati in campo, e con le idee chiare. Regalano due o tre canestri ad inizio gara, ma conducono sempre le danze. 23-19 al 10’.
Nel secondo periodo il vantaggio arriva a 7/8 punti, e quando viene il momento di stringere le maglie difensive ed allungare sono le iniziative a rimbalzo dei gallaratesi a riportar sotto gli avversari. Senza aiutarsi in difesa è dura riuscire a chiudere questa squadra. Ciononostante il quarto si chiude ancora sul +5.
Nel terzo quarto la squadra varesina parte coi 5 migliori, e come sempre in queste finali trova il suo momento migliore. Le percussioni degli avversari sono decise, toste, ed Ayers Rock ricuce ed allunga. BBA però non ci sta e torna sotto nel finale. Al 30’ il tabellone dice +2 Gallarate.
L’ultimo periodo i apre con BBA che alza finalmente il ritmo. Raddoppia, recupera palloni, sbaglia l’impossibile ma riesce comunque a recuperare e riportarsi sopra nel punteggio. Dopo 6’ il 10-3 monzese e l’inerzia completamente in mano fanno pensare che la gara è sui binari giusti. Quelli cercati e trovati. Equi invece si consuma l’harakiri finale. Nonostante time-out chiamati e parole spese, forse pr la stanchezza, o forse per altro, bianco-verdi iniziano a giocare a turno anziché insieme, concedono tutto il possibile a rimbalzo e, perdendo il ritmo della gara (difficile pressare e far contropiede se non prendi rimbalzo e non fai mai canestro), lasciano la strada al 9-0 in 4’ che chiude il match sul 65-60 finale.
Oggi serve un’altra partita perfetta.