C.G.M. Milano - BBA 73-54 (33-28)
Parziali: 15-11; 18-17; 26-15; 14-11
BBa: Dassi 3, Giordani, Romani, Dell'Aversana 11, Kacerik 13, Gonnella, Erbifogli 7, Tavecchio 3, Struzas 4, Meta 2, Saragozza 5, Longoni 6. All: Pirola.
CGM: Cellamare 4, Monteleone 2, Scaldiferri, Bonandrini 19, Paternostro 3, Di Castro 10, Cotta, Marannino 4, Capolino 4, Cattani 2, Cruickshank 20, D'Incerti 4. All: Pucci.
Serviva la prova di carattere, la conferma che quanto visto con Milano 3 significava aver fatto il salto caratteriale tanto atteso, ed invece è stata una brutta serata, con poco spirito, tanti timori e zero iniziativa.
Quella che doveva essere una final4 da giocare all'arrembaggio, consci di essersela guadagnata contro ogni pronostico e quindi ancor più da gustare, vivere e godere, è iniziata invece con il cattivo sapore del timore, dello stare ad aspettare che "qualcuno ci pensi", della preoccupazione che sì, si potesse anche perdere.
Il primo quarto si apre con BBa che muove subito bene la palla, ma sbaglia 2 facili appoggi consecutivi. E' un segnale forse, non la viviamo bene questa partita, siamo tesi. Il piano gara prevede di chiudere le iniziative in palleggio avversarie e poi tagliar fuori a rimbalzo con vigore. Cruickshank guadagna subito un fallo in penetrazione (1/2) e poi segna a rimbalzo offensivo. Anche la difesa è supeficiale, come se l'aver vinto bene e con fatica 1 settimana fa significasse qualcosa oggi, forse che non c'è da sudare e stare iperattenti. Un pensiero che toglie alla testa quel che bisogna dare alle gambe. CGM ne approfitta, ma non accelera troppo. 15-11 per i milanesi il primo quarto.
Nel secondo qualche rotazione e ti aspetti un po' di linfa vitale dalla panchina. Chi sta seduto e smania ha il sedere che brucia di solito. Prima è buio pesto, poi effettivamente qualcosa si vede. La verve si alza, ma come in ogni sport di squadra basta che uno solo si distragga che tutto il sistema cade. E così, nel quarto in cui dobbiamo far vedere che ci siamo e siamo cazzuti, lasciamo 18 punti facili facili ai nostri avversari, che vanno negli spogliatoi contenti del +5.
Nel terzo quarto harakiri bianco-verde: la boccia non entra, il problema offensivo toglie ulteriore sale allo spirito difensivo. CGM senza strafare ne mette 26 in 10', chiudendo a +16 il quarto. E la partita. Nel senso che BBa ci provicchia ancora un po' a fare le cose per bene, ma mai con abbastanza carattere e decisione. Si arriva così, senza troppi strappi, al 73-54 finale.
Se hai paura a segnare 10 canestri facili e ne concedi altrettanti ad un ottimo avversario è difficile portare a casa i 2 punti. Ma soprattutto è ancor più dura sentirsi vuoti ma soddisfatti per la fatica, l'impegno e l'ambizione di chi ci ha provato.
Nel secondo match della serata Legnano ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per aver la meglio di una Pallacanestro Monza inferiore dal punto di vista fisico, tecnico e tattico, ma sicuramente non da quello del cuore e del coraggio. Una lezione interessante, per chi c'era.
Domani secondo incontro proprio con gli Knights di Legnano.
Per far vedere come possiamo essere con tutta la fatica fatta in questi mesi...